giovedì 4 dicembre 2008

Trieste - grandi reti a fibre ottiche

L’86% DELLA PRODUZIONE 2007 E’ STATO DESTINATO ALL’ESTERO

Grandi reti a fibre ottiche, nascono a Trieste i sistemi ad alta velocità

Giovanni Tomasin
L’Alcatel-Lucent ha realizzato i dispositivi del collegamento Marsiglia-Singapore. Schiavoni: «Stabilimento esemplare per innovazione»
TRIESTE Nascono a Trieste i sistemi ad alta velocità necessari al funzionamento delle grandi reti a fibre ottiche che uniscono Europa e Asia. A produrli è lo stabilimento Alcatel-Lucent, situato nella zona industriale, a pochi passa di Aquilinia. «I mercati orientali offorno oggi ampi volumi d’affari – osserva Stefano Schiavoni, vicepresidente della Divisione optics della multinazionale –. In questo settore abbiamo ottenuto diversi successi, di cui lo stabilimento di Trieste è parte integrante.» Alcatel-Lucent, come si diceva, produce a Trieste sistemi ad alta velocità come il terminale sottomarino 1620 Light Manager e il dispositivo 1626 Light Manager, utilizzati in progetti internazionali come la rete ottica sottomarina e terrestre Sea-Me-We 4, che collega Singapore a Marsiglia attraversando 20 mila chilometri e 14 paesi. Lo stabilimento produrrà inoltre parte degli apparati che serviranno la linea I-ME-WE, progetto con cui Alcatel-Lucent collegherà Marsiglia a Bombay attraverso una nuova rete ottica sottomarina lunga 13 mila chilometri, e quelli per la modernizzazione della rete di Mediterrean Nautilus Limited, provider di servizi a banda larga. la cui rete collega Italia, Grecia, Turchia e Israele. Nel 2007 l'86% della produzione dello stabilimento di Trieste è stata destinata a clienti esteri: in Europa (in testa Francia e Spagna) ma anche in Cina, India, Australia e Brasile. Nata negli anni '70, la fabbrica impiega circa 400 persone, di cui il 70% è diplomato o laureato. La «mission» dello stabilimento consiste, come detto, nella produzione, installazione e test di apparati ottici per le reti di comunicazione. La tecnologia impiegata è la «multiplazione di lunghezza d'onda», tecnica che permette di combinare diversi segnali o flussi di dati in un unico segnale che viene poi inviato, tramite fibra ottica, consentendo un aumento considerevole del volume dei dati trasmessi. «Una multinazionale come Alcatel-Lucent – rileva Schiavoni - investe in Italia solo se può trovarvi innovazione ed eccellenza, e in questi ambiti la sede di Trieste è esemplare. La ricerca e l'innovazione sono essenziali nel nostro settore – conclude – e per questo la nostra azienda lavora a stretto contatto con università e centri di ricerca.» Lo stabilimento collabora continuativamente con l'Università di Trieste, di cui accoglie regolarmente i tirocinanti; alcuni trovano poi un impiego nella stessa azienda. Alcatel-Lucent detiene dal 2001 la leadership mondiale nel settore delle fibre ottiche. La maggior parte del traffico Internet mondiale viaggia infatti su reti sottomarine, settore di cui la multinazionale detiene il primato con il 40% del mercato mondiale. La sede principale di Alcatel-Lucent Italia è a Vimercate, dove si elaborano le strategie a livello mondiale. «Anche noi siamo attenti a seguire le evoluzioni del mercato in questi tempi di crisi – osserva Schiavoni –. E’ difficile fare previsioni per il 2009. Le attese per il 2008 sono state rispettate. I nostri progetti sono spesso pluriennali, e risentono quindi meno della crisi.»
(03 dicembre 2008)

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