lunedì 12 maggio 2014

Trieste, cerimonia e corteo funebre arciduca Franz Ferdinand e Sofia Hohenberg, inizio, 2 luglio 1914 7H15

arrivo salme.




arrivo ecclesiastici per benedizione.

arrivo carro franz ferdinand
arrivo carro sofia hohenberg


avvio corteo
carro franz ferdinand
carro sofia hohenberg

giovedì 8 maggio 2014

Trieste. Carri funebri trasporto Franz Ferdinand e consorte. Dove sono?



1988: "I carri sono stati acquistati per 600 mila lire da Vittorio Martignoni di Gallarate, che li ha affidati ad una ditta di Cantù per i restauri e che intende impiegarli per le cerimonie funebri."(http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/04/22/anfibio-usa-barattato-con-tre-carri-funebri.html)

1993: "(...) il permesso di celebrare un funerale in grande stile con carrozze e cavalli (...) insolita richiesta avanzata da Cesare Martignoni, figlio di Vittorio De Bernardi Martignoni, un anziano deceduto martedi' mattina (...) dal testamento lasciato dall' ottantenne Vittorio De Bernardi Martignoni(...) che era stato per tutta la vita un collezionista di carrozze d' epoca, aveva infatti espresso il desiderio di compiere l' estremo viaggio su uno dei suoi amati seppur desueti veicoli."(http://archiviostorico.corriere.it/1993/gennaio/07/funerale_carrozza_solo_fino_alla_co_0_9301072568.shtml)

2006: "Un paio de giorni fa el Comun confermava, tramite el Piccolo, che la carrozza funebre giaci, in pessime condizioni de conservazion, al De Henriquez in via Cumano."(http://www.atrieste.org/viewtopic.php?t=23; http://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=23&start=0)

2014: "il carro funebre asburgico lasciato al suo destino (...) perse le tracce.(...) Poi i passaggi si infittiscono e diventano sempre meno chiari nonostante l’interesse della cronaca per la vicenda. Articoli, smentite, puntualizzazioni. Il vertice del Consorzio per il Museo de Henriquez scambia negli Anni Ottanta un paio di carri funebri estratti dalla galleria di viale d’Annunzio con un mezzo militare americano della Seconda guerra mondiale che appartiene a un collezionista. Il collezionista vende poi i carri a un’impresa di pompe funebri di Gallarate che li vuole offrire ai parenti di altolocati defunti da accompagnare all’ultima dimora con gran lusso e sfarzo dinastico. Entra in scena la Soprintendenza per i Beni culturali e i carri devono rientrare a Trieste. A questo punto le certezze sulla loro autenticità asburgica sono già poche, anzi quasi nulle."(http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2014/05/08/news/trieste-il-carro-funebre-asburgico-lasciato-al-suo-destino-1.9179147)