mercoledì 29 aprile 2009

trieste - museo in verticale

Museo in verticale a Trieste

Sotterranei dei Gesuiti: con la speleologia urbana riaffiorano gli orrori dell'inquisizione.

Ci sono mura che da secoli evocano la paura e le urla di dolore e di rabbia di chi si trovò ad essere ucciso senza altra ragione che l'arbitrio e l'intolleranza più sfrenata verso il proprio credo religioso.

Di queste mura, secondo la credenza popolare, sono fatti i sotterranei della Chiesa dei Gesuiti di Trieste.

Scavi nei Sotterranei dei Gesuiti (foto di Paolo Guglia) Scavi nei Sotterranei dei Gesuiti (foto di Paolo Guglia)

Oggi, per la prima volta, questi affascinanti ambienti sono aperti al pubblico. Così, mentre sopra il manto stradale la gente si affaccenda nella vita del XXI secolo, poco più sotto il passato s'attarda nei cunicoli di pietra. Ripercorrere quegli ambienti oscuri è suggestivo. La speleologia urbana tra storia e leggenda Leggenda vuole che, in tempi lontani, il Tribunale dell'Inquisizione vi si riunisse per giudicare e torturare gli eretici. Qui i prigionieri venivano rinchiusi per qualche tempo in celle che anche oggi tolgono il respiro e, dopo un po', morivano. Ci si infila in un basso passaggio, e si percorre il cunicolo del gatto (che prende il nome dal gatto perfettamente mummificato che ancora giace al suo interno). Tra una nicchia e l'altra si arriva prima alla cripta dei Petazzi e poi al vano più profondo dei sotterranei, la Camera rossa, così chiamata dal colore del mantello color porpora dell'Inquisitore. Qui nella nicchia più alta, appeso alle catene, stava l'interrogato, mentre nella nicchia con il sedile stava il giudice. Si procede ancora e ci si può specchiare nel "Pozzo delle anime", dove si dice venissero gettati gli eretici.

Discesa nel Pozzo delle Anime (foto di Paolo Guglia) Discesa nel Pozzo delle anime (foto di Paolo Guglia)

Poi si continua verso la sala del trabocchetto, si giunge ai vani con le feritoie e si salgono le scale a chiocciola della "Torre del silenzio", per scoprire una suggestiva vista dei tetti della città. Uno straordinario museo Per chi ama la speleologia urbana, la storia, le leggende, questo affascinante e polveroso mondo costituisce un museo straordinario. Realtà o fantasia? La Trieste sotterranea non è solo il set di un racconto crepuscolare, ma il teatro di accadimenti storici documentati. Le missioni della Società adriatica di speleologia, a partire dal 1983, hanno riportato alla luce molti segreti della Trieste antica, della Trieste tenebrosa. Sicuramente il mistero ne è uscito un po' ridimensionato, ma c'è chi sostiene che la vera Camera rossa giaccia ancora lì sotto, e i lavori di speleologia urbana continuano…

Uno strumento di tortura? (foto di Paolo Guglia) Uno strumento di tortura? (foto di Paolo Guglia)

Comunque sia, questi luoghi sono pervasi da atmosfere di sottile mistero e scatenano nel visitatore la curiosità di sapere se al loro interno si siano consumate efferate torture o delitti, o se tutto questo non sia altro che una storia, che ha ispirato anche una fantastica avventura a fumetti di Martin Mystère e una puntata di un vecchio telefilm, AleX ambientati entrambi proprio nella Camera rossa.

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martedì 28 aprile 2009

trieste - invecchiare informati

TRIESTE - "Invecchiare informati": è un ciclo di incontri sulle problematiche degli anziani, che si terrà a Trieste dal 20 aprile fino all'autunno. Dieci gli appuntamenti, mirati a fornire indicazioni utili per la vita nella Terza età, spaziando dai rapporti con la Sanità, agli interventi economici e fiscali, fino alla vita sociale ed alla cultura. L'iniziativa, a partecipazione gratuita, è promossa dalla sezione triestina dell'A.D.A. Onlus (Associazione per i Diritti degli Anziani) con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia - Direzione Centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace.

Il ciclo di "Invecchiare informati" è stato presentato oggi presso la sede triestina dell'A.D.A. Onlus dalla responsabile provinciale Gilda Kramarsic, e dalla giornalista ed esperta di tematiche sociosanitarie Loretta Marsilli, che coordinerà gli incontri, in cui è previsto anche uno spazio per domande e chiarimenti individuali.

Gli appuntamenti, rivolti agli anziani, ai loro famigliari e a tutti gli interessati, si terranno i lunedì mattina dalle ore 9 alle 12, a partire dal 20 aprile, presso la sede di Domio dell'A.D.A. Onlus, a Domio n. 189 (nei pressi dell'incrocio con via Flavia, in direzione San Dorligo della Valle); per informazioni la sede è contattabile al tel. 040/826400.

"L'.A.D.A Onlus" ha spiegato la responsabile provinciale Gilda Kramarsic "è un'associazione nazionale di volontariato che opera a tutela degli anziani, e che a Trieste è operativa già da anni con uno sportello presso la sede di via Polonio 5. Ma ora, per agevolare le persone che non abitano in centro città" ha detto la responsabile dell'A.D.A. "grazie ad un contributo del Servizio politiche della solidarietà della Regione abbiamo promosso un ciclo di incontri nella nostra sede di Domio, rivolgendoci a chi vive in periferia, ma anche a S. Dorligo della Valle o a Muggia. La cura degli incontri è stata affidata alla giornalista Loretta Marsilli, che già da anni collabora su queste tematiche con gli Ospedali Riuniti di Trieste, l'ITIS e la Pro Senectute".

"Invecchiare informati", ha spiegato Loretta Marsilli "si propone di parlare con gli anziani e con i loro familiari di vari problemi quotidiani della Terza età, illustrando loro quali sono gli enti incaricati a fornire assistenza, come richiederla, quali sono gli interventi a cui si ha diritto, ma anche quali sono le risorse che offre il volontariato, o le occasioni per impegnarsi in attività sociali e culturali, per mantenere psicologicamente e fisicamente attivi".

"Invecchiare informati" si svolgerà in due fasi: la prima dal 20 aprile al 18 maggio, con incontri a tema i lunedì dalle ore 9 alle 12, cui seguiranno da settembre altri cinque appuntamenti. L'incontro iniziale del 20 aprile verterà sul tema della Sanità: i rapporti con il medico di base, il servizio di Pronto Soccorso, i diritti del degente, le istituzioni sanitarie, lo spesso incomprensibile linguaggio medico. Lunedì 27 aprile si parlerà invece dell'importanza della socialità per l'equilibrio psico-fisico dell'anziano: verranno illustrate le varie occasioni di incontro esistenti, d'impegno nel volontariato e nella cultura, e le agevolazioni economiche per la socialità degli anziani.

Lunedì 4 maggio verranno poi illustrati i principali strumenti di sostegno sociale per gli anziani che vivono da soli: il supporto psicologico, sanitario e domiciliare, a chi chiedere aiuto, le istituzioni deputate all'assistenza. L'11 maggio si tratterà tratterà invece delle iniziative ed agevolazioni economiche per gli anziani nel campo della cultura: reti associative, incontri, corsi di teatro ed arti, cinema e spettacoli. Lunedì 18 maggio si chiuderà la prima fase di incontri, illustrando le agevolazioni fiscali ed i supporti al reddito per la Terza età: dai contributi affitto fino alla "social card". Ogni incontro, dopo una relazione introduttiva, prevede uno spazio per domande e chiarimenti individuali.

Il progetto "Invecchiare informati" ha sottolineato Gilda Kramarsic per l'A.D.A. Onlus "si propone di migliorare le condizioni di vita degli anziani, segnalando le risorse sociali, le opportunità, leggi e diritti che esistono, ma di cui troppo spesso gli anziani e i loro famigliari ignorano l'esistenza".

Altre informazioni sull'A.D.A. sono disponibili sul sito web nazionale dell'associazione: www.adanazionale.it

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lunedì 20 aprile 2009

trieste - acquarello come libertà

Opera di Bruno Tommasini

E´stata inaugurata, sabato 18 aprile 2009, presso lo Spazio Espositivo di Linea d’Arte a Trieste in via Lazzaretto Vecchio 19, la mostra personale di Bruno Tommasini, intitolata “Acquarello come liberta’”. source

domenica 19 aprile 2009

trieste - Le bilinguisme est bon pour les bébés

Mathieu Perreault La Presse
Dès l'âge de 7 mois, les bébés tirent avantage d'avoir une famille bilingue, selon une nouvelle étude italienne. Leurs capacités cognitives sont meilleures que ceux dont les parents parlent la même langue.
«Le bilinguisme améliore la performance cognitive bien avant l'apparition du langage», affirme Jacques Mehler, neuropsychologue à l'École internationale supérieure d'études avancées de Trieste, qui est l'auteur principal de l'étude publiée dans la revue Proceedings of the National Academy of Sciences. «Le bébé peut classer différentes langues qu'il entend souvent, sans même comprendre ce que c'est que le langage.»
L'étude de M. Mehler portait sur 40 bébés, dont la moitié avaient des parents qui ne leur parlaient pas la même langue. Les bébés étaient assis devant un écran. On leur faisait entendre un son, puis une image apparaissait sur la gauche de l'écran. Au bout d'un moment, l'image n'apparaissait plus à gauche, mais à droite.
Tous les bébés s'habituaient rapidement à regarder à gauche de l'écran quand ils entendaient le son. Ils parvenaient à anticiper que l'image suivrait le son. Mais les bébés de familles bilingues s'adaptaient plus rapidement au changement, quand l'image n'apparaissait plus à gauche, mais à droite. Les bébés de parents bilingues entendaient les deux langues depuis la naissance. Ils entendaient l'italien et le slovène, deux langues «complètement différentes», selon M. Mehler.
Les neuropsychologues italiens ont fait cette étude dans le cadre d'un débat sur l'impact du bilinguisme en bas âge. «Certains chercheurs pensent que cela nuit à l'acquisition du langage, parce que l'enfant ne maîtrise bien aucune des deux langues, dit M. Mehler. Nos résultats montrent que le bilinguisme permet d'améliorer les fonctions exécutives, qui permettent de décider quelles actions on doit faire. Il est possible que plus tard, ces enfants en viennent à s'appuyer davantage sur les fonctions exécutives. Cela n'est pas nécessairement un avantage, mais ce n'est certainement pas un désavantage.» Les chercheurs de Trieste veulent maintenant voir si ces fonctions exécutives améliorées peuvent être transférées à d'autres décisions que le langage.
L'équipe de M. Mehler a eu l'idée de cette étude en prenant connaissance d'autres études sur le bilinguisme. L'une de ces études montrait que des nouveau-nés sont capables de distinguer entre des langues de «classes rythmiques différentes» - le français est dans la même classe que les autres langues latines et le grec, tandis que l'anglais est dans la même classe que le polonais, entre autres. Une autre étude montrait que les bébés de 4 mois étaient capables de distinguer leur langue maternelle d'autres langues.
«Nous nous sommes demandé comment les bébés de parents bilingues distinguaient entre leurs deux langues maternelles, dit M. Mehler. Des études canadiennes ont montré que les enfants bilingues de 4 ans ont recours aux fonctions exécutives, et avaient fait l'hypothèse que ces enfants bloquent la langue qu'ils ne sont pas en train de parler. Nos résultats laissent plutôt penser que l'intervention des fonctions exécutives survient encore plus tôt dans le processus de compréhension, dans la classification de la langue.»
L'idée que les bénéfices du bilinguisme dépassent les simples capacités langagières n'est pas nouvelle, note M. Mehler. Au début de l'étude, il cite l'écrivain argentin Borges: «Quand je parlais à ma grand-mère paternelle, je devais parler d'une manière qui, je l'ai découvert plus tard, s'appelait l'anglais, et quand je parlais à ma mère ou à ses parents, je devais parler une langue qui, par la suite, s'est révélée être l'espagnol.»
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venerdì 17 aprile 2009

trieste - una storia scritta sull'acqua - museo del mare

“Trieste, un storia scritta sull’acqua” aprile 16, 2009

Inviato da clubradio in : Appuntamenti , trackback

museo-del-mare LUNEDI’ 20 aprile alle ore 18 appuntamento al Civico Museo del Mare di Trieste - via Campo Marzio 5 - con “Trieste, un storia scritta sull’acqua” , la manifestazione promossa dall’Associazione Ambientalista Marevivo e dal Civico Museo del Mare dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, con il contributo della “Samer & Co. shipping” . Introduzione di Marino Vocci e conferenza con proiezione multimediale di Pietro Tassinari triestino che vive da alcuni anni sulla sponda gallese del Bristol Channel, dove insegna storia delle civiltà classiche, su:

*Ship-shape: storia e storie dei Bristol pilot cutter. Piccoli cantieri, grandi mestieri - un viaggio nella cultura del mare da Trieste al Regno Unito*

Tra tutte le imbarcazioni tradizionali e da lavoro, il pilot cutter del Canale di Bristol è una di quelle più vicine al mondo dello yachting. Questi scafi hanno infatti dato vita ad un importante filone della nautica da diporto, quello dello scafo da pura crociera, di grandi doti marine, solido e stabile. In breve: la barca ideale.

Nella serata del 20 aprile si parlerà del compito richiesto a questi scafi e del le particolarissime condizioni ambientali in cui si trovavano ad operare, ma anche di come essi portino avanti una tradizione ancora viva e come nuovi pilot cutter vengano ancora oggi costruiti con tecniche e materiali tradizionali. Verranno proiettate numerose immagini e spezzoni di filmati su Bill Tilman, il leggendario navigatore/alpinista che nel 1954 ha compiuto una famosa spedizione in Patagonia a bordo del suo cutter ‘Mischief’.

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sabato 11 aprile 2009

trieste - scavi fondo greinitz - tempio bona dea

mosaico, 1910 Oggi sul posto sorge il Palazzo della Riunione adriatica di sicurtà, piazza della Repubblica Trieste : 1909/12 foto p. opiglia