domenica 13 aprile 2008

Trieste - l'ultima zena....

Trieste, 12 apr. (Adnkronos/Ign) - Quattro anziani ospiti presso la casa di riposo Bartoli sono stati ricoverati d'urgenza per una sospetta intossicazione alimentare, stamattina all'ospedale di Cattinara, a Trieste. Uno di loro si trova ancora in osservazione al pronto soccorso e probabilmente sarà dimesso domani mattina, mentre gli altri tre sono stati trasferiti nei reparti. Lo riferisce il responsabile del pronto soccorso, Walter Zalukar. Le condizioni dei tre anziani sono delicate, poiché si tratta di persone non autosufficienti con gravi problemi di salute che stanno affrontando una disidratazione a causa di diarrea e vomito. Tra di loro c'è una donna di 102 anni. Un quinto ricoverato, un uomo di 82 anni, è deceduto stamattina. In prima battuta gli inquirenti hanno escluso che il decesso sia da collegare all'intossicazione. Sulla vicenda, però, il magistrato di turno ha aperto un'inchiesta. Bisogna infatti capire cosa abbia provocato i sintomi, per i quali un'altra cinquantina di anziani, colpiti in modo meno violento, vengono assititi presso la casa di riposo . I pasti che hanno consumato ieri gli anziani sono stati preparati da una ditta alla quale il Comune di Trieste ha affidato in appalto anche forniture per altre strutture e a domicilio, dove non si sono verificati malori. source
Intossicazione anziani Trieste: salgono a due le vittime
Morto in ospedale uno dei sette anziani ricoverati ieri
(ANSA) - TRIESTE 13 APR - Salgono a due le vittime della sospetta intossicazione alimentare che ha colpito una quarantina di anziani in una casa di riposo a Trieste. Nell'ospedale di Cattinata e' deceduto oggi uno dei 7 anziani ricoverati ieri. Nello stesso ospedale restano gravi le condizioni di una donna di 103 anni, mentre non destano particolari preoccupazioni le condizioni degli altri 4 anziani ricoverati in osservazione. Per accertare le cause dell'intossicazione l'Azienda Sanitaria ha avviato accertamenti.
source aggiornamento 10/12/2008

Casa Bartoli, il pm: omicidio colposo e epidemia

Si prepara a chiedere il rinvio a giudizio dei vertici della Cooperativa Basaglia e di due cuochi di Claudio Ernè
Una pentola di seppie riscaldate lentamente a «bagnomaria». È questa l'origine dell'intossicazione alimentare che nello scorso aprile ha ucciso due anziani ospiti di «Casa Bartoli», ne ha spediti altri sette all'ospedale in gravi condizioni e ne ha costretti più di sessanta a letto per giorni e giorni con una devastante diarrea. Il pm Lucia Baldovin ha concluso le indagini che coinvolgono tra gli altri Roberto Colapietro, presidente della Cooperativa «Franco Basaglia» che gestiva il centro cottura di Casa Bartoli. Colapietro è indagato per omicidio colposo e per epidemia, cioè aver consentito la somministrazione di alimenti che hanno provocato l'avvelenamento degli anziani. Per anni e anni quest'ultimo reato non è mai stato contestato nelle aule del Tribunale di Trieste. Assieme al presidente della cooperativa che aveva vinto l'appalto, sono coinvolte nell'inchiesta altre tre persone - cuochi e inservienti di cucina - che hanno partecipato direttamente alla preparazione del piatto di seppie che, secondo l'accusa, ha provocato il disastro. Se gli indagati lo riterranno opportuno si presenteranno dal magistrato inquirente. Poi il pm Lucia Baldovin deciderà sul rinvio a giudizio. Secondo le indagini dei carabinieri del Nas, le seppie sono state riscaldate a bagnomaria e il grande tegame che le conteneva è stato immerso in una pentola più grande ancora, piena d'acqua. Il riscaldamento è stato molto lento e questo tepore prolungato ha determinato l'abnorme crescita dei batteri killer del genere Clostridium che poi hanno ucciso Andrea Trapella e Sergio Tussini. Se al contrario il pentolone con le seppie fosse stato direttamente posto sul fuoco, il riscaldamento sarebbe stato molto più veloce e il batterio non avrebbe avuto il tempo di riprodursi. Questo errore è stato fatale. Va aggiunto che la cooperativa «Franco Basaglia» aveva organizzato per i suoi dipendenti addetti alle cucine uno specifico corso nel settembre 2007. In quella sede erano state spiegate e rispiegate tutte le insidie insite nella preparazione dei cibi per le grandi comunità. Erano stati illustrati i metodi e le procedure da adottare, e quelle che invece andavano tassativamente scartate.
«L'incidente è stato bruttissimo e le morti dei due anziani ci hanno profondamente scosso. Da più di trent'anni lavoriamo in campo sociale e abbiamo spiegato sempre ai nostri soci e dipendenti che lavorano nelle comunità come vanno trattati gli alimenti. Siamo tutti rammaricati e costernati...» ha affermato ieri Roberto Colapietro. La cooperativa, a causa di quanto è accaduto a Casa Bartoli, ha perso l'appalto ed è stata sostituita, per decisione del Comune dalla seconda classificata nella gara, la Cir-food. Questa società ha anche assunto una parte dei dipendenti della cooperativa «Franco Basaglia», evitando loro l'incubo della disoccupazione. Il Clostridium, il batterio killer dei due anziani, vive nel suolo, nell'acqua, negli scarichi fognari e fa parte della normale flora batterica del tratto gastrointestinale dell'uomo. È stato spesso al centro delle tossinfenzioni alimentari sviluppatesi nelle comunità, negli alberghi, nelle caserme.
(10 dicembre 2008) source
....Cuocere e riscaldare gli alimenti......... Molti cibi crudi come la carne, le uova, il latte non pastorizzato, sono spesso contaminati da microorganismi che causano malattie. Una cottura accurata li distruggerà completamente: è fondamentale rispettare il binomio temperatura/tempo che varia secondo l'alimento. Nel riscaldamento dei cibi è invece buona norma raggiungere i 72°C per almeno due minuti. source

nuove ricette....

.....................E le seppie, che a vederle ora, nella nebbiolina della cella, marroni e già decongelate, non stimolano il palato. Una tonnellata di pesce scaduto, di grande varietà (nome dell'operazione "Pesce fritto"). Scaduto tra il 2005 e il 2008..........

Trieste - Aida à l a croisée des chemins


source (image)

Aida débarque à Trieste, la ville de ses grands-parents maternels. Elle vient y poursuivre ses études et oublier Carlo, son fiancé, un goujat, dit-elle, qui lui a lancé qu’elle n’était « bonne qu’à porter des décolletés plongeants ». À montrer ses nichons, quoi ! Mara, sa cousine, l’attend à la gare. Dans un café, les deux jeunes filles se redécouvrent. Mara présente son grand amour à Aida. Au lieu du beau ténébreux qu’elle s’attend à découvrir, Aida se trouve face à Lulli, une blonde d’enfer…

Encore une histoire à l’eau de rose saupoudrée d’un brin d’interdit pour faire frissonner les adolescentes, pensez-vous ? Perdu.
Aida est une longue promenade à travers une ville et deux tragédies, celles des guerres mondiales du XXe siècle.

La jeune femme rencontrera d’abord ses grands-parents, morts depuis belle lurette, puis Nino, le grand frère de son grand-père, ancien combattant de la guerre de 14 et lui aussi décédé depuis belle lurette. Bien sûr, tout le monde sait qu’une vivante n’a pas le droit d’aller se promener avec un homme mort. Heureusement, certains morts ne savent pas qu’ils sont morts, ce qui rend donc la chose, dans notre cas, tout à fait possible. Nino et Aida déambulent dans les rues de la vieille ville, fouillant dans les recoins poussiéreux des vieilles boutiques et des anciennes maisons abandonnées, traversant des lieux oubliés de Trieste, ville d’aujourd’hui et ville des années quarante. Ville dont il suffit d’enlever une lettre au nom pour qu’elle devienne Triste…

Aida à la croisée des chemins est un voyage fantasmé à travers une des périodes les plus terribles de l’Italie, Italie dont la mémoire, comme celle de Nino, est parfois bien défaillante…
source

Trieste - jardin .....in & out

...in ...out ***************************

Ceux qui m'aimaient disparaîtront, et chaque année la ville se renouvellera. Mais mon esprit errera toujours nostalgique dans le même coin caché de mon jardin fleuri. Juan Ràmon Jimenez (El Viaje definitivo)************

Trieste - rena vecia


....(peut-être) via del crocifisso.....

Trieste - fontana orto lapidario

....je pense qu'il s'agit de la fontaine qui autrefois se trouvait au milieu du parco della rimembranza....

Trieste - San Cipriano


Al posto del monastero di clausura 30 appartamenti...(Il Piccolo 5/4/2008)

Trieste - I.N.A.I.L.


I.N.A.I.L.-DIREZIONE PROVINCIALE
Via del Teatro Romano, 18
Tel. (040) 6729222 - Fax (040) 6729202
email: trieste@inail.it

mercoledì 2 aprile 2008

Trieste - un havre de paix caféiné

Kate Hairsine (juillet 2007)

Trieste - a modo mio

photos de Fabrizio Castorina

Trieste - Ettore Malanca

les fous en liberté

Louis Toffoli

.....peintre, né à Trieste Toffoli est né à Trieste (Italie) en 1907 et il est mort à Paris en 1999. L'expression picturale de Toffoli se caractérise par une observation très puissante du geste humain, de scènes pittoresques ou de paysages marqués par l'homme. Tout comme l'orchestre de chambre sait évoquer l'essentiel et sans artifice, les thèmes choisis et représentés avec strict dépouillement attachent immédiatement notre sensibilité .http://louis.toffoli.free.fr/biographie.htm

Trieste -Boris Pahor

Trieste la malheureuse