12.08.2008,12:28 - Croazia: l'Unione degli Istriani dedica un monumento a Geppino Micheletti |
Trieste - Nella mattinata di oggi si è tenuta presso il Municipio di Trieste, in Piazza dell’Unità d’Italia,la cerimonia di presentazione del Monumento al medico triestino Geppino Micheletti realizzato in pietra d’Aurisina su progetto dell’architetto Ennio Cervi. Il Monumento sarà inaugurato nel giardino di Piazzale Rosmini a Trieste lunedì 18 agosto alle 17.30, nella ricorrenza del 62° anniversario della strage di Vergarolla (Pola, 18 agosto 1946 – 18 agosto 2008). L’iniziativa è fortemente voluta dall’Unione degli Istriani, libera provincia dell’Istria in esilio, che insieme al "Libero Comune di Pola in Esilio", intendono dedicargli, nella sua città, dove riposa unitamente ai suoi due bambini, questo monumento alla memoria. Il dott. Micheletti, nato a Trieste il 18 luglio 1905, si trasferisce a Pola nel 1930 con la famiglia dopo aver ottenuto la laurea in medicina a Perugia. Nel frattempo si specializza in chirurgia a Padova e diviene primario dell’ospedale Santorio Santorio del capoluogo istriano.
Per tutti gli italiani di Pola l’eroica figura di Geppino Micheletti è legata all’episodio delittuoso dello scoppio di alcune cariche esplosive marine recuperate e disinnescate dagli artificieri ed accatastate sotto una pineta della spiaggia di Vergarolla, affollatissima di bagnanti la domenica del 18 agosto 1946. Improvvisamente, intorno le ore 14, le cariche esplodono provocando una ottantina di morti tra i polesani. Moltissimi i feriti che vengono portati a decine ed in gravi condizioni all’ospedale dove il Micheletti presta le sue cure. Ben presto gli giunge la notizia che tra i morti nell’esplosione ci sono anche i suoi due figli Carlo (9 anni) e Renzo (6 anni) ed altri due familiari che li accompagnavano. Affranto dal dolore e dalla disperazione, Micheletti continua la sua opera all’ospedale per oltre 24 ore consecutive, fino alla cessazione dell’emergenza. Soltanto dopo si recherà a casa a consolare l’affranta madre dei suoi bambini, Iolanda Nardini, deceduta a Trieste lo scorso anno all’età di 99 anni. Per questo suo encomiabile gesto di umana pietà ed elevata etica professionale il dott. Micheletti è assurto a simbolo degli alti valori morali e dell’altissimo senso civico della gente istriana ed il suo ricordo rimarrà indelebile nella memoria di tutti i cittadini di Pola. Per il suo gesto il 28 agosto 1946, dieci giorni dopo i fatti, il Consiglio Comunale di Pola gli ha conferito una Medaglia di Benemerenza mentre il 2 ottobre 1947 lo Stato italiano gli ha conferito la Medaglia d’Argento al Valor Civile. (Fonte: Aise)
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1 commento:
un autentico Eroe, purtroppo dimenticato.
Personalmente ho messo in agenda il suo nome in corrispondenza del 18 agosto e mi riprometto di raccontare a tutte le persone che conosco le sue incredibili gesta.
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