segnalazioni, il piccolo, 23/08/2011
arte
Romeo Ratman
In relazione all’articolo pubblicato su questo giornale l’ 8 agosto 2011, Dalle statue del supercinema al monumento del Titanic, sul lavoro dell’architetto Francesco Fegitz, volevo fare alcune osservazioni. Nel 1971 ebbi l’occasione di trattare nella mia tesi di laurea l’opera del “maestro costruttore”(Baumeister) Romeo Depaoli citato nel recente articolo, e di cui esiste una mia pubblicazione su Il Piccolo del 27 dicembre 1972 dal titolo: “Alla ricerca delle opere dell’architetto triestino Romeo Depaoli. Un maestro dello stile liberty”. Come diretta conseguenza di questo studio fui contattata dall’ing. Nereo Varridi dei Cantieri Navali di Monfalcone, il cui padre Giuseppe Varivodich, scultore e decoratore, era stato maestro nella bottega di Trieste del giovane Romeo. Condussi pertanto nei lontani anni ’70 un approfondito studio sull’opera di Ratman. Dopo un lungo lavoro di ricerca e dopo esser riuscita a contattare a Londra la sua famiglia, con cui ho mantenuto per anni stretti legami epistolari, in particolare, con la moglie Mercedes e la figlia Dora, pubblicai nel 1980, in ”Miscellanea 2, Pubblicazioni della Facoltà di Magistero dell'Università degli Studi di Trieste”, Del Bianco Editore, lo studio dal titolo “Appunti per Romeo Ratman”. Per quanto riguarda il cognome da me riportato, la moglie lo indica, nella sua biografia, come Ratman, invece del Rathmann, come riportato nel recente articolo, che però sembra essere stato il cognome originario della famiglia. Di questo artista pertanto “non si è persa nella nostra città la memoria” in quanto fu pubblicato anche su Il Piccolo, in data 8 gennaio 1974, un mio articolo dal titolo “Sui palazzi londinesi la scultura di un triestino”, che precedette la pubblicazione sopra citata. Nello stesso articolo appare anche una fotografia giovanile dello scultore quando ancora lavorava a Trieste. Su Romeo Ratman, come è documentato nella mia pubblicazione, numerosi sono gli articoli apparsi su Il Piccolo dal 1900 al 1909 e, nel 1922, lo studioso triestino Sibilia nel volume “Pittori e scultori di Trieste”, pp.265-271, riporta un elenco delle opere dello scultore eseguite a Trieste e a Londra. Ricordo che alcune tombe monumentali del Cimitero di Trieste sono opera proprio di Romeo Ratman. Sono ancora in mio possesso il dattiloscritto della biografia dell’artista, redatto dalla moglie Mercedes, fotografie dei suoi lavori eseguiti a Trieste e a Londra e un'altra sua fotografia, da giovane, che cortesemente la famiglia mi ha inviato da Londra.
Nicoletta Carboni Tonini
docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea
Facoltà di Scienze della Formazione
Nessun commento:
Posta un commento