La Madonna dei fiori
Sotto il portico del palazzo dell'INAIL in via del Teatro Romano, semi nascosta e quasi abbandonate, c'è una piccolissima cappelletta della "Madonna dei Fiori". Si tratta di un busto cinquecentesco in marmo alabastrino rappresentante una Madonna con il bimbo tra le braccia, detta "dei Fiori" perché fu proprietà di un'oste di nome Fior il quale la trovò mentre stava scavando nell'orto di casa. Ripulita dalla terra, la mise bene in vista nel suo locale, vicino al campo di bocce.
Si racconta che un giorno un giocatore, preso dall'ira per aver mancato un punto, scagliò la sua boccia contro l'immagine sacra e colpì la madonna sulla fronte. Si dice che la fonte della Vergine sanguinò a lungo ed ancora oggi porta segni visibili dell'antico oltraggio. Si tentò di pulire colpo con ogni mezzo, ma senza riuscirvi. S'era pensato che il segno rimasto fosse dovuto ad un'alterazione chimica del marmo, ma tutte le sostanze detergenti passati sulla statua non hanno sortito alcun effetto.
Durante il periodo in cui il colera infuriava in città, nel 1849, la statua venne portata in processione dalla Confraternita dei Battuti. Poco dopo il terribile male cesso completamente e all'immagine sacra furono attribuite proprietà taumaturgiche. Per un certo periodo la sua destinazione fu la cappella di San Giovanni all'interno della chiesa di San Giusto.
Venne collocata dove si trova attualmente per volontà dell'arcivescovo Santin, che la volle più vicino possibile al sito dell'antica cappella Patrizia della famiglia Conti.
Iscrizione della cappella della Sacra Famiglia inv.**** Lastra ovale con ricca decorazione a volute d'acanto un tempo collocata nella cappella della Sacra Famiglia adiacente alla casa de Conti di via della Rena Vecchia. 1732
Iesu, Mariae, Iosepho ac toti Sacrae in coelis Familiae aedem hanc una cum adiacentibus 5 a Stephano de Comitibus funditus conditis ut de Comitibus familiam viventem protegat morientem recipiat 10 ipse met enixe posuit sicque pie dicavit.
A Gesù, Maria, Giuseppe e a tutta la Sacra Famiglia nei cieli, questa chiesa, insieme con le adiacenti, fu costruita dalle fondamenta da parte di Stefano de Conti affinché protegga la famiglia dei de Conti da viva e da morta la accolga. Egli stesso con ogni cura pose e così piamente dedicò.
madonna dei fiori I.N.A.I.L. Via del Teatro Romano, 18
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